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Finanziamenti per ricerca e sviluppo nell'ambito dell'economia circolare

17 September 2020

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Per favorire la transizione delle imprese verso un modello di economia circolare, il Decreto 11 giugno 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 luglio, ha definito i criteri, le condizioni e le procedure per le agevolazioni destinate a progetti finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse.

Il fondo, con una dotazione di 140 milioni €, è accessibile per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla riconversione "circolare" della produzione e alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi.

Le risorse messe a disposizione sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o servizi all’industria e a centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta; per i soli progetti in forma congiunta, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

Il 60% dei fondi disponibili è riservato a PMI e reti di imprese e, nell'ambito di questa riserva, il 25% è destinato alle micro e piccole imprese.

I progetti devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzate a realizzare nuovi prodotti, processi o servizi o migliorare prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti individuate nell’allegato 1 del decreto, relative a:
a) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali o a "rifiuto zero" e di compatibilità ambientale;
b) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
c) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
d) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
e) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
f) sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 5 agosto 2020 ha fissato le tempistiche e definito le modalità per la presentazione dei progetti: le domande si potranno presentare a partire dal 5 novembre 2020, via telematica, dal sito web del Ministero dove sarà resa disponibile, dalla fine di ottobre, anche la procedura di compilazione guidata.

fonte: Ecocamere.it


Carmine Zoccali
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